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Inedito – REWIND
L’ARMONAUTA
15 Febbraio 2011
Maurizio Alberto Molinari Rewind (c)

15 Febbraio 2011

L’ARMONAUTA

Si alza
il senso
sale
l’armonia
dello spazio
il nulla
riposa
nel suono
di riccioli
e note.
Minuti
in sottrazione
sorrisi estesi
in sintonia rosa
– tempo –
l’aria
cresce
impavida
allungandosi
indomita
nel segno
infinito
di questa sera
coltivata
nelle labbra
e nelle braccia.

Maurizio Alberto Molinari (c)

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La poesia Verbo-Visiva di Francesco Aprile

Sorgente: La poesia Verbo-Visiva di Francesco Aprile

Annamaria Ferramosca: Link

Compitu Re Vivi

ciclica

Annamaria Ferramosca, CICLICA, La Vita Felice 2014

La prima sezione del libro si apre in aperta polemica con la modernità. Un aspetto in particolare della modernità, la comunicazione: “l’urto mi chiedi l’urto ma / sei virtuale   un’ipotesi una / finestra sul vuoto   poi non so / quanto davvero vuoi / farti plurale”. Il termine comunicazione viene da communio, parola particolarmente ambigua per i nostri tempi in quanto una volta designava un campo semantico ristretto, un’intimità intorno a un tavolo da cucina piuttosto che in una mensa aziendale mentre oggi noi  utilizziamo la comunicazione in un contesto di massa, con effetti di ambiguità rilevanti.

Link è altro termine assai in voga che rimanda a contesti plurali ma che in realtà giunge, mi sembra, dalla constatazione di una complessità neuronale – i link sono in effetti, le sinapsi, cioè esperienze stratificate anche nel tempo – . Link è voce che Annamaria …

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°

Il riposo delle dita è soffice a volte come i pensieri. MAM
Complimenti Sal

Salvatore Leone

Un’estate di Ottobre

in un’estate di Ottobre
poesie d’inchiostro blu
e sudore, asciugate sui fianchi
che legittima noia

non ho voglia di finire
nel verso scemato, appena fuori
dovere ambito in cani e persone
vento d’altro umore
pianto di bambino che assolve
l’abbaiare, il chiodo nel muro
ficcato a stento e tremore se cede
il frugare del badile intorno
profumo che è pane di notte
steso al buio, e se piove
ad appannare

quanta circostanza
di ringhiere umide
piegate in stanchezza
non mi concedo al tempo
degli affacciati
mentre perdono i capelli
e si mangiano la castagna

ho mani a riposare
quasi fossero giunte
se mi congedo dallo scrivere
per un po’

Salvatore Leone 2015

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BREZZA di Maurizio Alberto Molinari (c) Poesia Estratta dalla siloge “Il Passeggero”

BREZZA di Maurizio Alberto Molinari (c) Poesia Estratta dalla siloge “Il Passeggero”.

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BREZZA di Maurizio Alberto Molinari (c) Poesia Estratta dalla siloge “Il Passeggero”

29 Luglio 1990

BREZZA

Quando il vento

sussurra

le note lontane

la mia anima rivive

caparbia

ossigeno d’uomo.

BREZZA di Maurizio Alberto Molinari (c) Poesia Estratta dalla siloge “Il Passeggero”

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NEI SOGNI LA PRESENZA (Vorrei)

28 Novembre 1989

NEI SOGNI LA PRESENZA (Vorrei)

Vorrei ali per cadere

vorrei piedi per volare

vorrei lacrime per sorridere

vorrei baci per gridare

vorrei vento per fuggire

vorrei sole per vivere

vorrei gente e non animali

vorrei magia per donare

vorrei nebbia per regalare luce

vorrei molto

vorrei lealtà

vorrei fratelli

vorrei sogni.

Vivo l’amore e il suo respiro.

Maurizio Alberto Molinari (c)

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La fotografia di un occhio

La fotografia di un occhio.

La fotografia di un occhio

Milano, 01 Settembre 2008

LA FOTOGRAFIA DI UN OCCHIO

Sul solito vagone

pezzi d’umanità

si alternano

in saltuarie sedute

osservando il nulla

e il suo folle defluire.

Occhi scrutano vuoti

la curiosità dell’istante

senza donare

e senza fiatare.

Sguardi vacui

passano diversi

in abiti e vociare

dentro il rumore

d’uno spazio ferroso

di spessore suburbano.

L’attimo della visione

scatta fotografie

di esistenze assenti

e resistenze apparenti.

Maurizio Alberto Molinari (c)

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Amelia Rosselli

Amelia Rosselli.